Che le sigarette siano uno dei maggiori nemici della salute e del benessere non soltanto di chi ne fa uso, ma anche di chi per propria sfortuna rientra nel novero dei fumatori cosiddetti “passivi”, è cosa ormai nota anche ai non esperti.
Tuttavia la battaglia contro il tabacco è ancora lontana dall’essere vinta ed è probabilmente anche per questo che l’OMS, acronimo che come tutti sanno indica l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato una proposta volta a compiere un altro passo avanti in questa difficile lotta contro un vizio che mina la salute e il benessere.
Qual è l’idea lanciata dall’OMS?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena reso pubblico un rapporto molto interessante dal titolo The economics of tobacco and tobacco control, rapporto nelle cui conclusioni è stato messo nero su bianco che mettere in atto azioni più rigorose nel contrasto al vizo del fumo potrebbe salvaguardare non soltanto la salute e il benessere di milioni di persone, ma porterebbe anche ad un deciso risparmio di risorse economiche. L’OMS ha suggerito una maggiore tassazione sul tabacco ed un aumento dei prezzi delle sigarette.
Gli effetti devastanti del tabacco
Nel rapporto The economics of tobacco and tobacco control, l’importante organismo internazionale ha messo nero su bianco l’idea che dare vita ad una tassazione del tabacco ed alzare il costo delle sigarette porterebbe ad una decisa riduzione dell’uso di tabacco, con la conseguenza, a livello sanitario, di una riduzione delle patologie legate e connesse al fumo, quali ad esempio il cancro e le patologie cardiache: questi due gravissimi problemi che possono colpire e minare la salute e il benessere hanno una incidenza maggiore su chi fa un uso quotidiano del tabacco.
I costi economici del tabacco
Ma l’OMS non si è fermato ad una valutazione sugli impatti che un minor uso di tabacco avrebbe sulla salute e sul benessere delle persone, arrivando anche a calcolare i costi causati dall’industria del tabacco, costo che tra spese sanitarie e minore produttività si attesterebbe su qualcosa come un trilione di dollari.
Ancora più pesante è il dato relativo a quanti ogni anno perdono la vita, lasciando i propri cari, in conseguenza del vizio del fumo: sono infatti circa sei milioni a livello globale. Un dato senza dubbio sorprendente per alcuni è il fatto che la maggior parte dei fumatori si trovi nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo.
Ma quanti sono i fumatori nel mondo?
Ma vincere la sfida contro il fumo appare comunque impresa improba. Questa percezione dipende da vari fattori, tra cui il fatto che a livello globale oltre un miliardo di persone che ha più di quindici anni ha il vizio del tabacco e il fatto che la stragrande maggioranza vive in Paesi a medio e basso reddito, il che comporta che l’educazione civica e le campagne contro il fumo sono qualcosa che ancora non ha attecchito come invece è avvenuto in Occidente.
Tuttavia l’OMS, con l’obiettivo di tutelare la salute e il benessere di ogni essere umano ha voluto ricordare come le industrie del tabacco, con la propria attività, si ritrovino ad essere la causa di spese sanitarie di grande proporzione, con uno spreco di denaro che potrebbe essere utilizzato con finalità diverse, quali ad esempio l’istruzione.
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